Il progetto coinvolge come Luogo della Cultura (ente pubblico), a titolo di partner non beneficiario di sovvenzioni, l’Archivio Centrale dello Stato, istituto archivistico dotato di autonomia speciale (D.M. 3 febbraio 2022 n.46) del Ministero della cultura, afferente alla Direzione Generale Archivi, che conserva un cospicuo patrimonio documentario di oltre 160 KM comprendente, accanto alla Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti, gli archivi degli organi centrali dello Stato unitario, quelli di enti pubblici e società di rilievo nazionale, alcune centinaia di archivi privati, acquisiti a vario titolo, di personalità del mondo politico, militare, artistico, culturale e professionale dal periodo risorgimentale ai giorni d’oggi; tra questi numerosi archivi di architetti e ingegneri quali Luigi Moretti, Riccardo Morandi, Plinio Marconi, Gaetano Minnucci e altri. Di particolare rilevanza il patrimonio fotografico e un nucleo crescente di fondi su supporti diversi (microfilm, digitale, ecc,), quali la Commissione alleata di controllo (ACC) e la Collezione italiana delle interviste della University of Southern California- USC Shoah Foundation Institute for Visual History and Education, ecc.
Tra i complessi archivistici conservati nell’ACS sono presenti materiali documentari e iconografici di fondamentale interesse per il tema della ricerca, focalizzata sul patrimonio edilizio industriale della Regione Lazio, che potranno essere valorizzati tramite il progetto. Si segnalano, in particolare, alcuni archivi di architetti, ingegneri e studi professionali oltre che di enti pubblici e società tra i quali, a titolo esemplificativo, quelli afferenti all’Istituto per la Ricostruzione Industriale – IRI (1933 – 2002) e alla Cassa per il Mezzogiorno e all’Agenzia per la Promozione dello Sviluppo del Mezzogiorno (1950 – 1993), indispensabili per ricostruire le dinamiche produttive e di edilizia industriale del Secondo Dopoguerra.
SIMONETTA CEGLIE, PhD in Scienze documentarie, linguistiche e letterarie alla Sapienza- Università di Roma, è funzionario archivista presso l’Archivio centrale dello Stato e, in particolare, è responsabile della promozione e valorizzazione del patrimonio documentario dell’Istituto e della Didattica per le scuole. È di sua competenza il fondo Consiglio nazionale delle ricerche, oggetto, per alcune serie selezionate, di lavori di schedatura archivistica e di revisione e implementazione degli strumenti di ricerca esistenti nell’ambito del progetto CdCI – Carta della cultura industriale. Da diversi anni si dedica all’analisi e alla trascrizione di fonti archivistiche relative a memorie e storie di vita quali il testamento e l’inventario dei beni del musicista Arcangelo Corelli, di cui ha curato l’edizione critica (2013). Per i tipi Viella, nella collana La memoria restituita. Fonti per la storia delle donne, ha pubblicato La rivoluzione in convento. Le Memorie di Anna Vittoria Dolara (secc. XVIII-XIX) (2012) e, insieme M. Geraci, M. Kokalari, «La mia vita universitaria». Memorie di una scrittrice albanese nella Roma fascista (1937-1941) (2016).