Lun, 6 Gennaio

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ISPC CNR

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche CNR è coinvolto tramite l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale ISPC la cui missione è quella di perseguire l’eccellenza scientifica e favorire l’innovazione nella conoscenza, conservazione e valorizzazione dei beni culturali attraverso ricerche collaborative che coinvolgono discipline umanistiche, scienze sperimentali e applicazioni tecnologiche.

Con oltre 180 ricercatori, tecnologi e tecnici di varie discipline e una forte propensione all’interdisciplinarietà, ISPC è l’hub del CNR per la ricerca, l’innovazione, la formazione e il trasferimento tecnologico dell’area strategica Beni Culturali, aperto alla collaborazione in reti di competenza nazionali ed internazionali.

All’interno dell’ISPC il Gruppo Città e Patrimonio Culturale di cui responsabile è Heleni Porfyriou con un approccio olistico a 360 gradi – che parte dal bene culturale singolo, visto nei suoi significati e nella sua materialità, a quello paesaggistico, dalla realtà economico-sociale a quella culturale e dalle esigenze del residente e del visitatore a quelle delle autorità locali – propone soluzioni appropriate, sostenibili, inclusive e innovative per i diversi progetti, avendo al suo interno tutte le competenze necessarie. La sua specificità risiede nell’aver individuato nella relazione fra città e patrimonio culturale il catalizzatore e l’elemento di sintesi delle diverse competenze (conoscitive, diagnostiche, conservative, di monitoraggio e valorizzazione) e delle diverse aree disciplinari che l’ISPC raccoglie e rappresenta. La sua progettualità non riguarda solo l’Italia ma il patrimonio culturale e gli insediamenti storici in tutto il mondo, dal Mediterraneo alla Cina, come già molti progetti dei ricercatori che lo compongono chiaramente evidenziano.

HELENI  PORFYRIOU  (CNR)  rilevante  per il WP1, WP2, WP3.  Si occupa di storia, conservazione e valorizzazione urbana. Primo Ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche-CNR (dal 1999), attualmente lavora presso l’Istituto di Scienza del Patrimonio – ISPC del CNR. Ha insegnato Storia dell’Urbanistica presso l’Università di Roma “La Sapienza” (2000-2006). È stata responsabile dell’Unità di Roma del CNR-Istituto ICVBC (2006-2017), visiting fellow della Columbia University-NY (2018, 2022), e visiting professor delle Università di Pechino e Xian, nell’ambito del 7° progetto finanziato dall’Unione Europea su “Planning, Urban Management and Heritage” (2012-2016). Ha coordinato progetti bilaterali con l’Accademia Cinese dei Beni Culturali (2016-2022) e ha collaborato con il WHITRAP-UNESCO eXiamen University, rispettivamente dal 2014 e dal 2019. Nel 2020 ha fondato la rete globale Genealogy of Urban Design – GUDesign network. Fra le sue recenti pubblicazioni: H. Porfyriou – G. Zucconi (eds), The art of preserving and building cities in Italy (1860–1930): legacies and actors, “Planning Perspectives” 37, no.3 (2022); M. Folin, H. Porfyriou (eds), Heritage and Divided Memories from the Nineteenth Through the Twentieth Centuries. Multi-Ethnic Cities in the Mediterranean World, Volume 2, (London-NY: Routledge 2020).

OLIMPIA RATTO VAQUER, Dottoressa di ricerca in Storia dell’Arte (école pratique des hautes études-Paris) e in Storia dell’Architettura (Università degli Studi di Firenze), si occupa della ricerca sui temi della storia dell’architettura e della decorazione architettonica, dopo una laurea in Archeologia Classica (Università dell’Orientale di Napoli) e in Scienze dell’Architettura (Università degli Studi di Roma Tre). I suoi studi spaziano dall’architettura dell’antichità classica al Rinascimento, dal Neoclassico a quella del Ottocento. Per il progetto “CdCI – Carta della cultura industriale” ha compiuto ricerche sul contesto urbanistico in cui sorgono gli stabilimenti Aenova e Saplo, contestualizzate all’interno del territorio laziale e dell’Agro Pontino, con studi sulla cartografia storica e attuale.