Lun, 6 Gennaio

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Landmark Factory Building

Per raccontare la storia della costruzione di uno stabilimento produttivo – isolato o composto da più fabbricati – la cui realizzazione risale al Secondo dopoguerra, si è proceduto a intrecciare i documenti emersi dai diversi archivi con informazioni aggiornate raccolte in situ, comprendenti interviste a testimoni (lavoratori, residenti limitrofi, comunità civiche di riferimento) e ripetuti sopralluoghi.

In seguito sono state elaborate delle categorie descrittive che prendono in considerazione le caratteristiche formali, strutturali, materiali, produttive e la collocazione sul territorio del complesso e delle sue parti costitutive, e sulla base di queste caratteristiche sono stati elaborati dei criteri per parametrare l’eventuale “merito” dello stabilimento, associandoli a livelli di intensità (alta, media, bassa).

L’assegnazione Bollino Landmark Factory Building (LFB) è subordinata alla presenza di almeno una valutazione “alta” e una valutazione “media” in una delle quattro sezioni sopra identificate.
L’applicazione o meno del bollino di merito coinvolge anche i gestori dello stabilimento produttivo, che non necessariamente coincidono con i committenti originari, ma che sono responsabili del bene, e produce un effetto positivo anche sull’attività produttiva, in quanto l’acquisto del prodotto viene incentivato dalla presenza del bollino.

Criteri di valutazione

Architettura

  • “impianto planimetrico” / rilevante originalità nel disegno della pianta (a piastra; pianta ad “L”; pianta a “H”; con patio interno; a più corti; a fabbricati isolati);
  • “articolazione volumetrica” / rilevante articolazione dei volumi dei fabbricati (con altezze diversificate; con funzioni distinte); rilevante originalità nel disegno architettonico delle ‘emergenze’ (torri idriche, di condensazione, di distillazione, depositi, ciminiere, pensiline); rilevante originalità nella segnalazione dei confini (recinzione; portale d’ingresso; pensiline);
  • “materiali e tecniche” / rilevante originalità di materiali e tecniche costruttive impiegati;
  • “carriera e dibattito contemporaneo” / rilevante notorietà del progettista sul piano scientifico, professionale o accademico; presenza di pubblicazioni del progettista, sul progettista, sullo stabilimento; presenza di fotografie d’autore; fortuna critica di sue opere nel dibattito contemporaneo;
  • “tutela legislativa” / insistenza sull’edificio/area di strumenti di tutela come vincoli, riconoscimenti di valore, inserimento in liste di beni culturali, etc. volti a garantire la conservazione e l’integrità dei manufatti.

Struttura

  • “schema statico complessivo” / rilevante originalità dello schema statico rispetto a soluzioni standardizzate;
  • “tecnologia costruttiva” / rilevante originalità della tecnologia costruttiva impiegata, anche considerato l’eventuale uso di brevetti;
  • “geometria copertura” / rilevante originalità della geometria della copertura rispetto a soluzioni standardizzate;
  • “rapporto tra struttura e immagine” / rilevante impatto della struttura portante sull’immagine dell’edificio;
  • “carriera del progettista strutturale e dibattito contemporaneo” / rilevante notorietà del progettista strutturale e fortuna critica delle sue opere nel dibattito contemporaneo.

Produzione

  • “materiali e tecniche” / rilevante originalità di materiali o tecniche di produzione rispetto a soluzioni standardizzate;
  • “dotazione macchinari” / rilevante originalità di macchinari o presenza di brevetti specifici;
  • “produzioni analoghe” / rilevante presenza di stabilimenti dello stesso marchio o di marchi concorrenti nella produzione a livello nazionale/internazionale;
  • “produzioni in filiera” / rilevante presenza di altri stabilimenti collegati alla filiera produttiva

Contesto

  • “landmark materiale a scala territoriale” / rilevante riconoscibilità dello stabilimento a scala territoriale;
  • “landmark immateriale a scala locale” / rilevanza degli effetti prodotti nel tempo dallo stabilimento sull’identità culturale locale;
  • “territorio di interesse storico architettonico” / rilevante presenza di architetture di interesse storico-artistico nelle vicinanze;
  • “territorio di interesse naturalistico” / rilevante presenza di aree protette o di interesse naturalistico nelle vicinanze;
  • “territorio ad alta concentrazione industriale” / rilevante concentrazione di realtà industriali nelle vicinanze, legate o meno alla filiera produttiva.