Lun, 6 Gennaio

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Territorio

Quando viene istituita la Cassa del Mezzogiorno – CdM (D.L. 646 del 10/8/1950), le provincie di Latina, di Frosinone e parte di quella di Rieti vengono incluse tra quelle destinate a beneficiare dell’operato della Cassa. A questa prima fase corrisponde la realizzazione dello stabilimento chimico-farmaceutico della Pfizer Italiana nei pressi di Borgo San Michele (LT), a ridosso del fiume Sisto. In un secondo momento (D.L. 105 19/3/1955), il Lazio vede l’annessione alla Cassa della porzione meridionale della provincia di Roma, determinando lo sviluppo industriale dei centri di Pomezia e Aprilia. La realizzazione della Malteria Tirrena a nord di Pomezia, in un’area compresa tra l’asse stradale della via Pontina e quello industriale di via Naro, coincide con questa seconda fase. Per entrambe le fabbriche, a scala regionale, la collocazione risulta strategica rispetto alle principali reti infrastrutturali portuali, aeroportuali, viarie (via Pontina) e ferroviarie (Roma – Formia – Napoli) della regione, anch’esse oggetto di potenziamento tramite i finanziamenti della Cassa.

Iconografia e cartografia storica

Le immagini ci permettono di ripercorrere l’evoluzione, negli due ultimi secoli, di un territorio peculiare qual è quello del basso Lazio e delle pianure pontine, la cui natura è stata ripetutamente oggetto di interventi da parte dell’uomo e delle istituzioni, al fine di addomesticarla. La carta del Fabri (1788) ben riporta il dissotterramento della Via Appia per rendere coltivabili quelle vaste campagne, con la bonifica della pianura e la ricostruzione dei ponti del fiume/canale Pio, poi fiume Sisto. Sono le stesse opere che il governo italiano riproporrà negli anni ‘20 e ‘30 del Novecento, allineandosi sempre all’asse dell’Appia e del canale per disegnare una nuova rete di servizi e di collegamenti. I poderi disegnati dal Fabri appaiono isolati nella campagna quanto Pomezia, con il suo nucleo fondativo, nelle prime fotografie (1939). Un’immagine simile permane ancora oggi con i grandi campi coltivati della pianura, dopo i restauri dei canali della bonifica nel Secondo dopoguerra. Con la Cassa del Mezzogiorno negli anni ‘60 si cercò di dare nuova linfa a questo territorio, implementando le vie consolari della Pontina, dell’Appia e della Casilina, permettendogli così d’imporsi come nesso strategico tra Napoli e la Capitale.

link a GIS e Carte Interattive:
https://geoportale.cittametropolitanaroma.it/cartografia-storica/22/31/foglio-37-fronte-pomezia
https://sit.provincia.latina.it/webgis_provincialatina/lizmap/www/index.php/view/map/?repository=webgis&project=SIT#infout
https://sira.arpalazio.it/cartografia/-/document_library/D7irBCZ7GlN3/view/72123

https://www.igmi.org/carte-antiche#b_start=0&c3=now-45123&c3=now-0&c5=Pomezia&c2=1385653.70%2C5091003.42%2C1385860.80%2C5098735.15&c2=intersects